GLI OSTACOLI CHE PONIAMO AI PROCESSI DI AUTOGUARIGIONE (parte 2)
Quella che noi chiamiamo autoguarigione è in realtà un insieme di processi che richiede una serie di condizioni di base, cioè l’ambiente giusto di cui parlavamo all’inizio:
1. Una buona predisposizione ad avere una mente aperta e flessibile che sia in grado di rinunciare alla propria zona di confort, alle proprie credenze, alle proprie abitudini mentali, emozionale e fisiche.
2. Avere chiaro che cosa si vuole da se stessi e per la propria vita: se non abbiamo chiaro cosa vogliamo le nostre energie vengono disperse nelle solite abitudini e non abbiamo abbastanza forza per il cambiamento necessario.
3. Avere una buona capacità di comprensione profonda delle cose, e qui s’intende il riuscire a comprendere la propria condizione senza giudicarsi in relazione all’esterno e contemporaneamente in relazione alla propria direzione. Questo genere di comprensione, che non ha nulla a che fare con il CAPIRE, può essere uno strumento importante per innescare dei processi di autoguarigione.
4. Cercare di creare una condizione interna di rilassamento, in questa condizione mente-corpo-energie si distendono e mollano tutta la tensione accumulata, questo permette a tutti i vari livelli di fare una pausa e riorganizzarsi, per questo le pause e una condizione di tranquillità sono importantissimi.
5. Mangiare cibi vivi, che abbiano una buona quantità di energia vitale da poter essere utilizzata come nutrimento per tutti livelli materiale-energetico-spirituale. Noi non ci pensiamo, ma quando mangiamo, facciamo sport, ascoltiamo della musica, pitturiamo, scolpiamo o quant’altro noi stiamo nutrendo contemporaneamente tutti e tre questi livelli, ed il loro funzionamento dipende dalla qualità del nutrimento che diamo al nostro sistema.
6. Ogni nostra parte deve poter funzionare al massimo delle potenzialità, quando invece per il tipo di condizione in cui siamo le nostre funzioni lavorano si e no al 5%.
7. Lasciare andare il passato, le paure, i giudizi, le insoddisfazioni, i torti subiti.
Nel nostro modo di vivere siamo talmente presi dall’esterno che ci dimentichiamo di noi stessi, ci dimentichiamo di relazionarci con noi stessi, ci dimentichiamo di ascoltare noi stessi, ci dimentichiamo di sviluppare le nostre capacità, ci dimentichiamo che abbiamo degli obiettivi da raggiungere, ci dimentichiamo di vivere.
L’autoguarigione dunque non è un qualcosa di magico né un trucchetto, ma è un processo estremamente pratico, fatto da tante piccole grandi cose che, messe tutte insieme, creano l’ambiente o le condizioni favorevoli (o sfavorevoli) a far sì che si inneschino (o meno) tutte le energie implicate nel processo di autoguarigione. |