IL RAPPORTO CON ME STESSO
Se non ti riconosci, completamente, allora ti aspetterai che gli altri ti riconoscano. Lo pretenderai. In un modo o nell’altro. Ed è facile da verificare…
Chi non considera se stesso, e non si accetta, si aspetterà di essere considerato ed accettato dagli altri, altrimenti si offende, si irrita, si arrabbia.
Per quale motivo delegare agli altri a causa del cattivo rapporto che si ha con sé stessi?
Tutta la vita viene sprecata mendicando considerazione, attenzione, approvazione e riconoscimento, in mille modi diversi, perché si vive in maniera inconsapevole, assenti da sé stessi.
Non puoi colpevolizzare gli altri perché non hai un buon rapporto con te stesso, perché non ami te stesso, perché non ti accetti, perché non ti consideri, perché non approvi te stesso.
Per quale motivo pretendi attenzione e considerazione da parte degli altri? Non sono i tuoi genitori. Non sono i tuoi terapeuti.
Se non ami e non accetti te stesso, come farai ad amare ed accettare gli altri?
L’amore genera tensione solo quando pretendiamo amore, e non abbiamo nulla da dare. Come fai a dare amore se non lo senti in te a prescindere dall’altro? Se non ti senti amorevole, come puoi dare amore?
E se ti senti amorevole solo in presenza dell’amato, allora non è amore, ma altro.
Pensaci… Non è che divento intelligente solo se ci sei tu - e poi, quando non ci sei, ritorno ad essere uno stupido.
O sono intelligente, o non lo sono… a prescindere da te. O sono amorevole, o non lo sono… a prescindere da te.
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