Newsletter n. 48 - Wake Up & MES ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌
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Ogni venerdì un articolo di approfondimento e riflessione su tematiche di lavoro interiore, relazioni, Medicina Energetica Spirituale o di aggiornamento su date e calendari dei percorsi
▪  a cura di Roberto Potocniak & Eleonora Benzi ▪

 

LA LEGGE DEL TRE E LA TRIADE DELLA TRASFORMAZIONE

  

Ogni trasformazione è sempre generata dal numero tre.

In molti corsi, spesso, manca proprio questa caratteristica, ed i risultati stentano ad arrivare.

Quando un percorso di crescita interiore è sbilanciato sulla teoria a discapito della tecnica o dell’auto osservazione, genera solo comprensione mentale ma non conoscenza di sé e trasformazione.

Stessa cosa accade quando un percorso accentua la tecnica a discapito della teoria e dell’auto-osservazione: qui troveremo un’enfasi sul benessere immediato, che non genera comprensione, e nemmeno una trasformazione consolidata nel tempo.

Un percorso davvero efficace tiene sempre conto dei tre aspetti: teoria, grazie alla quale vengono compresi i meccanismi di funzionamento dell’essere umano; auto-osservazione, grazie alla quale riconosciamo quei meccanismi in noi stessi; e infine tecniche meditative, che portano quella comprensione ancora più in profondità, generando la rottura di quel modello energetico.

Il reale cambiamento dell’essere umano può avvenire solo quando tutti questi aspetti sono presenti contemporaneamente, in quanto l’uno è interdipendente dall’altro.

In questo differisce una Via Evolutiva dai tanti percorsi che oggi si trovano a disposizione. Una Via è completa, perché in essa è racchiusa tutta la conoscenza della scala evolutiva dell’uomo: dall’ignoranza all’illuminazione.

Una Via ha come scopo il risveglio e lo sviluppo armonico integrato dell’essere umano, dalla guarigione delle ferite al superamento degli attaccamenti, dall’espansione dell’intelligenza e della comprensione allo sviluppo di tutte le qualità dell’essere.

In altre parole, se l’essere umano fosse un tavolo, la Scuola Evolutiva non si occuperebbe solo di una, due o tre delle sue gambe, ma di tutte e quattro, per consentire uno sviluppo armonico e integrato; perché non esiste vera evoluzione dell’uomo se il suo sviluppo non avviene in totale equilibrio tra tutte le sue parti.

E non stiamo parlando solo della parte spirituale, ma anche di quella materiale e relazionale, perché l’abbondanza è qualcosa che riguarda tutti gli aspetti della vita.

Può avvenire un cambiamento autentico solo se cambia il modo in cui vediamo le cose, e se siamo realmente disposti a cambiare. In questo modo, l’attaccamento e la sofferenza piano piano diminuiscono, mentre cambia la condizione del nostro essere profondo.

Non dimentichiamo comunque che il fine ultimo di una Via non è il benessere fine a se stesso, ma l’illuminazione. Il benessere è solo la base da cui partire per lavorare su se stessi e giungere a quella pace che è oltre tutte le cose.

Una Scuola Evolutiva agisce anche come terza forza, aiutandoci a sbloccare i meccanismi che ci tengono in una situazione di staticità.

Per scegliere consapevolmente o dirigere un’azione consapevolmente, infatti, sono necessarie tre forze: una “forza attiva”, che corrisponde ad esempio al nostro desiderio di migliorarci; una “forza passiva”, dove entrano in gioco le resistenze al cambiamento; e una “terza forza” che agisce nella direzione della “forza attiva” e che ci consente di superare le difficoltà legate al conflitto tra le prime due.

Finché ci troveremo in balia delle prime due forze, potremo anche iniziare mille cose, ma riusciremo difficilmente a portarle a termine, perché la “forza passiva” (automatismi, abitudini, pigrizia, paura) ci riporterà quasi sempre al punto di partenza. Per questo il passato decide spesso al posto nostro: è molto più vecchio, stabile e radicato rispetto a una qualsiasi decisione o azione nuova intrapresa.

Così, ogni volta che si presenta il “nuovo” nelle nostre vite, è sempre necessaria una forte motivazione per cambiare, anche se spesso la motivazione non basta. In quest’ottica, avere la possibilità di percepire il nostro scopo interiore -come capitò a me anni fa durante una giornata dimostrativa sugli insegnamenti di Quarta Via - diventa fondamentale, perché il nostro scopo (o leggenda personale, come direbbe Paolo Coelho) è nutrito da una forza che trascina con sé ogni cosa: la forza dello spirito.

 

VIDEO-APPROFONDIMENTI SULLA TERZA FORZA

 

PARTE 1

 

PARTE 2

 

PARTE 3

 

PARTE 4

 

PARTE 5

 


Grazie di cuore per l'attenzione, a presto!

 


Nota informativa importante:
Alcuni percorsi per i quali Roberto Potocniak è il formatore sono curati e seguiti dall'azienda Business Zen-Maestri di se stessi (in collaborazione con Roberto), mentre Wake Up, i ritiri dal vivo a Udine, l'Accademia di Naturopatia MES e il percorso di Astrologia sono percorsi curati personalmente da Roberto ed Eleonora. 
La newsletter ed il canale di posta [email protected] rispondono unicamente per i percorsi curati direttamente da Roberto Potocniak ed Eleonora Benzi.

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