Newsletter n. 30 - Wake Up & MES ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌ ‌
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Ogni venerdì un articolo di approfondimento e riflessione su tematiche di lavoro interiore, relazioni, Medicina Energetica Spirituale o di aggiornamento su date e calendari dei percorsi
▪  a cura di Roberto Potocniak & Eleonora Benzi ▪

Ciao Accademia

Questa settimana approfondiamo il concetto di blocco energetico.

Buona lettura e visione!

LE ENERGIE PSICHICHE (PRANA) SECONDO LA MEDICINA ENERGETICA SPIRITUALE
(estratto da un seminario)

 

Sia il corpo che la mente che le emozioni dipendono (al di là della fisiologia, nel loro corretto funzionamento di digestione, elaborazione e trasformazione e nei processi cognitivi della mente e delle emozioni) dal flusso di energie sottili - prana - al loro interno.

Esistono tantissimi tipi di prana e tantissimi livelli di prana; ci sono livelli di prana specializzati - e quindi energie specializzate - che supportano e permettono il corretto funzionamento dei vari centri e delle loro sottoparti.
Prendiamo ad esempio le lampadine: funzionano con la corrente a 220 volt. Ma all'interno di un computer l'energia elettrica deve essere trasformata per far funzionare correttamente i diversi componenti. Ad ogni componente interno del pc devono arrivare 6,5 volt, 4 volt, 12 volt... quindi le energie devono essere distribuite in un certo modo particolare, attraverso una serie di circuiti dedicati.
Allo stesso modo anche noi abbiamo una vera e propria circuiteria interna, molto raffinata, il cui studio è una vera e propria scienza.

I monaci tibetani - anche i maestri Sufi, ma soprattutto la medicina tibetana - studiano il funzionamento dell'essere umano e dei suoi circuiti: come funzionano i circuiti psichici, come i nostri circuiti interni si collegano fra di loro, come trasformano le energie, qual è il loro funzionamento corretto, qual è il loro funzionamento sbagliato, e cosa succede quando i circuiti non funzionano affatto.

Importante è comprendere come il nostro sistema psichico, a livello di energia, sia connesso con l’ambiente esterno, e che questa connessione non sia casuale. C’è una connessione fra certe energie interne e certe energie esterne.
Certi fatti interni muovono certi fatti esterni, come stessero tirando dei fili. E questo veniva studiato dagli antichi astrologi e dagli alchimisti.

Ad esempio, se prendo la simbologia di Marte, pianeta rosso fuoco, osservo che c’è una connessione con l’elemento ferro e con l’emoglobina. Cosa c’entra il pianeta Marte con la mia emoglobina? Che relazione c’è col minerale ferro?
Dal punto di vista materiale non c’è connessione, ma energeticamente lavorano sulla stessa frequenza, sono in connessione energetica.

Ecco perché il sistema di erboristeria orientale studia le energie delle piante, non i principi attivi. 
La noce moscata, ad esempio, ha una stretta relazione con il centro emozionale - chakra del cuore - ed è una delle spezie principali per riequilibrare le emozioni.
Scientificamente, tuttavia, non c’è in questa pianta un principio attivo che abbia a che fare con un’area del cervello che riguardi le emozioni, perché non si ragiona sui principi attivi come si fa con l’erboristeria occidentale. Ma l’energia della noce moscata (uso qui un'idea semplificata al massimo) ha la stessa frequenza del chakra del cuore; quando il centro del cuore soffre, significa che ha energie e vibrazioni troppo elevate o troppo basse (elevate: rabbia, sovra-eccitazione emozionale; basse: depressione).
A titolo esemplificativo il cuore emotivamente è sano a 500 Hz di vibrazione, e anche la noce moscata ha 500 Hz.
Mettiamo che il mio cuore sia pieno di rabbia e che invece di 500 si trovi a 700: usando la noce moscata in un certo modo posso riportarlo a 500 - o, se sono depresso a 200, piano piano questa spezia lo riporta a 500.

Quando i pianeti si spostano nel cosmo, cambiano certe energie e rapporti di energia. Noi non siamo slegati energeticamente da essi, ma siamo connessi a livello energetico.
A seconda della tua situazione interna, quando si muovono certe energie nel cosmo, si muoveranno anche le tue energie interne, che sono sincroniche con quell’energia. Il tuo Marte interno, per tornare all'esempio, sarà toccato, e con esso l’elemento fuoco, il ferro presente nel sangue, cambia - cambiano gli ormoni a seconda di come si spostano le energie cosmiche...
C’è una stretta relazione fra ciò che si muove nel cosmo, ciò che si muove nell’ambiente e ciò che si muove all’interno - e vale in entrambi i sensi. 
Quindi, se ho certi pensieri, certi sentimenti, questi muoveranno situazioni corrispondenti fuori.

Possiamo dividere la vita in 12 settori, come insegna l’astrologia (64 secondo altre modalità); ci sono vari modi per rappresentare simbolicamente questi 12 archetipi, o arcani, ma il concetto di fondo è che sono energie, e ci sono vari modi di rappresentare tali energie.
Di fatto c’è una relazione tra certe energie interne e certe energie esterne. Quando una certa energia che si trova al mio interno è bloccata, si blocca la parte corrispondente del mondo esterno. È uno studio delle corrispondenze.
L'energia si blocca in maniera alternata: a volte va, a volte non va, perché dipende da come sto io. Ecco che allora il lavoro funziona o non funziona, le relazioni funzionano o non funzionano, la salute funziona o non funziona... E
 questo vale per 12 campi precisi, che si trovano (parte mistica della medicina tibetana) nel chakra del cuore, diviso in 12 parti. 
Come si muovono i pianeti, così si muovono le energie interne e quello che accade nella nostra vita.

Intervenendo all’interno, sulle nostre energie, non possiamo ovviamente cambiare il cosmo ma possiamo cambiare dentro, e ciò modifica la relazione col mondo. Si parla di armonizzazione: armonizzo dentro per armonizzare fuori.
Ecco perché ad esempio non posso pretendere, se sono un uomo e ce l’ho a morte con le donne, di attirare relazioni armoniche... Non funziona così, perché prima devo risolvere la rabbia e il blocco che ho dentro.
Non è possibile attirare qualcosa di armonico fuori se sei disarmonico dentro: se non riesci a darti il giusto valore nessuno ti darà valore, perché questa è l’energia che trasmetti. Se non senti il giusto valore per te, se non senti te stesso, non puoi avere autorevolezza e pretendere che gli altri ti rispettino, perché tu per primo non ti rispetti.

Pertanto quello che facciamo a noi stessi, consciamente o inconsciamente, o anche semplicemente quello che accade dentro di noi, produrrà un risultato all’esterno.

Non è fortuna o sfortuna, è scienza: ovviamente non in termini classici occidentali, ma è comunque una scienza perché è sperimentabile e verificabile.
È solo questione di aver pazienza e sperimentare come le cose cambiano man mano che lavoriamo su di noi. Sapendo come lavorare possiamo migliorare tutta la nostra vita e quella delle persone attorno a noi, perché non esiste il caso... ma esistono leggi, dentro leggi, dentro leggi, e quindi fenomeni di sincronicità.

Finché il flusso interno di energia di un canale energetico (di cui siamo pieni e nei quali fluisce l’energia cosmica come un fiume) è regolare, noi siamo in salute fisica, mentale ed emozionale.
In medicina tibetana viene spiegato che mente (qui inteso come mente-emozioni, come coscienza) ed energia lavorano insieme. L’energia permette alla coscienza, mente-emozioni di fluire. Quando qualcosa disturba il flusso di energia, questo disturba la mente, le emozioni o il corpo.

Prendiamo un canale (e senza entrare in dettaglio specifichiamo che ogni canale trasporta un certo tipo di energie) ed immaginiamo che una persona subisca un trauma psicologico da bambino, quando in qualità di bambino ha ancora un flusso molto libero. Qualcosa disturba questo flusso di energia: quando il bambino sta male l’energia si blocca, ed invece di fluire si raggomitola su se stessa. Un blocco energetico non fluisce più, si raggomitola su se stesso e ristagna un attimo. Il bambino si arrabbia, urla, pesta i piedi... Poi il flusso, in breve tempo, torna come prima.
Ma se quel bambino subisce pressioni quotidiane, giorno dopo giorno, il suo sistema farà fatica a ripristinare lo stato originario: il blocco diventerà sempre più denso, e il flusso non riuscirà a ripristinarsi.

Perché non riuscirà? 
Perché i traumi spesso avvengono uno dietro l’altro, in rapida successione. 
Sgridare, far sentire in colpa, fare pressione costante, esercitare un continuo controllo sul bambino disturba il flusso naturale delle sue energie psichiche e ad un certo punto, dove c’è il blocco, il flusso di energia verrà deviato da altre parti. Questo viene chiamato "disturbo", o "distorsione energetica", o "vento perverso", e va a disturbare altri canali e altri organi.
Quando un’energia che deve fluire in un canale va in un altro canale e disturba un’altra energia ecco che iniziamo ad avere problemi psicologici, problemi emozionali o - a seconda di dove va, in quale canale - ad ammalarci fisicamente.

Prendiamo tre energie diverse, acqua luce e gas. Immaginiamo di aprire tutti i rubinetti del bagno contemporaneamente alla massima pressione, con gli scarichi che non ce la fanno a drenare l’intera pressione d’acqua: l’acqua sale, fuoriesce, e se la porta della stanza è chiusa arriverà alla presa di corrente facendo saltare l’impianto elettrico.
Allo stesso modo, quando subiamo pressioni costanti, il nostro sistema non ha il tempo di autorigenerarsi e autoripararsi, e questo processo inizia da bambini. Ci si porta dietro una serie di disturbi energetici che poi diventano un "carattere" di un certo tipo; in realtà non è il carattere naturale, ma è il risultato di una serie di disturbi. Nei casi gravi un'energia può entrare in certi canali e produrre anche allucinazioni, schizofrenia e patologie mentali vere e proprie, patologie uditive, ecc.

Il problema, tornando alle cose semplici, è che questo iniziale blocco di energia bloccherà a cascata tutta una serie di altre energie: energie mentali, energie emozionali ed energie che regolano la fisiologia corporea.
Quando l’energia è bloccata crea una separazione nel canale, perché oltre il blocco non arriverà nulla e la parte carente di energia si indebolirà: pertanto avremo un eccesso da una parte ed un vuoto dall'altra, e questo disorganizzerà tutto il sistema.

LE CAUSE PRICIPALI DEI DISORDINI ENERGETICI EMOZIONALI

 
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